Anche quest'anno il compitino è stato svolto. E' sufficiente, appena appena: è premiata la buona volontà e l'applicazione; perchè in fatto di arrivarci con l'intelletto di proprietà è pura utopia.
La Scozia era evidentemente sotto tono, quasi intimorita, spaesata: non ne azzeccava una di giusta. Nonostante ciò e con un possesso ed un'occupazione mostruosi, siamo riusciti ad andare al riposo sul 3-3. Poi, nel secondo tempo, la meta italiana da segnare sugli annali: non perchè particolarmente bella, ma perchè per l'Italia, segnare una meta, è cosa da ricordare comunque, tanto è raro il fenomeno. Se sabato scorso la Scozia avesse giocato, nel modo in cui l'ha fatto, contro un'altra qualsiasi partecipante al torneo, avrebbe preso come minimo una trentina di punti. E' una guerra tra poveri, ed i poveri si scannano per un tozzo di pane: mors tua vita mea. E per quest'anno, abbiamo noi quel tozzo di pane con il quale calmare i morsi della fame da crescita rugbistica; l'anno prossimo, chissà...
Una mischia che non è più nello splendore di qualche anno fa, nella quale Brunel non trova di meglio che far giocare Lo Cicero, classe 1976, quindi 36 primavere quest'anno. Poi Ongaro (ultima partita in Nazionale e Ghiraldini infortunato), e Castrogiovanni. Ricambi difficili da reperire. In seconda linea? Van Zyl ha 32 anni ed è da escludere per il prossimo mondiale. Sarebbe vantaggioso proporgli di allenare le giovani promesse, visto che anche grazie alle sue qualità propedeutiche l'Italia ha rubato alla Scozia ben sei - diconsi sei - touche. Antonio Pavanello quest'anno fa trent'anni: nel 2015 ne avrà 33. Andrà bene per il mondiale? Geldenhuys quest'anno ne fa 31. Terza linea? Parisse è del 1983, quindi ha 29 anni; ma continuando a giocare a questi ritmi sputerà i polmoni molto prima dei prossimi mondiali. Zanni è un 1984, ma anche per lui potrebbe valere lo stesso discorso di Parisse. Barbieri è anche lui del 1984. Dietro? Gori, Semenzato e Botes (quest'ultimo il migliore dei tre), salvo miracoli ai quali, a questo punto, bisogna credere ciecamente, sono i mediani di mischia del futuro. L'apertura? Semplicemente non esiste! Poi teniamoci buoni Venditti, Benvenuti e Sgarbi e mandiamo in pensione Masi, Bergamasco quello magro (quello grosso è già fuori e sbuffa come un mantice negli Aironi), Canale e McLean. Cercasi sostituti disperatamente così come necessita, come il pane, uno che sappia buttarla in mezzo ai pali con una certa regolarità. Lasciando stare chi si è già affacciato recentemente alla Nazionale (Derbyshire, Favaro, D'Apice, ecc.) i ricambi scarseggiano e non sono di qualità pari ai loro livelli di destinazione. La partita con la Scozia non ha fatto altro che esaltare, ancora una volta le nostre manchevolezze, sia in difesa che in attacco. Anche se in classifica abbiamo preceduto gli "Highlanders", siamo comunque la squadra che ha subìto più punti (121 contro i 108 della Scozia) e che ha segnato meno (52 punti fatti contro i 68 della Scozia). L'unica apertura decente, Burton, gioca a singhiozzo. Non riusciamo a disporre decentemente la difesa, siamo carenti nell'uno contro uno, arretriamo nei placcaggi e quando abbiamo la palla in mano non sappiamo che cosa fare: manca scuola, talento e fantasia, oltre ad una direzione tecnica che faccia proclami credibili, che non si faccia dettare la formazione dai procuratori e che sappia, soprattutto, allontanare il cancro che da anni sta strangolando il nostro rugby, ovvero i consigli e le pressioni dei personaggi che lo comandano dall'interno della FIR.
Soprattutto rugby
mercoledì 21 marzo 2012
mercoledì 14 marzo 2012
Italia - Scozia
Ecco le formazioni delle squadre che si affronteranno all'Olimpico di Roma, sabato 17 marzo 2012 alle 13:30, nelle vesti di Cenerentole del torneo, dato che per l'ennesima volta chi perde vedrà affibbiarsi il famigerato "cucchiaio di legno". Il ruolo di "disperate" vede però l'Italia più in affanno rispetto agli highlanders, in quanto questi ultimi qualcosa hanno combinato, mentre noi, da quando siamo entrati nel VI Nazioni, siamo sempre stati le eterne promesse sfociate in costanti delusioni. Sarà durissima contro una squadra sempre determinata ed obiettivamente con qualche risorsa, tecnica e fisica, in più rispetto alla nostra (occhio, tra gli altri, a Hogg!). Se andrà bene per l'Italia, tutti a festeggiare ed a complimentarsi con giocatori e tecnico (l'annata è salva!); diversamente assisteremo ai soliti (falsi) piagnistei e ai soliti (falsi) proclami di rinnovamento per il futuro indegnamente enunciati da coloro che, anche se eletti democraticamente (?), occupano, comunque, abusivamente, per la loro conclamata incompetenza, la Federazione Italiana Rugby.
Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giambattista Venditti, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Gonzalo Canale, 11 Mirco Bergamasco, 10 Kristopher Burton, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse, 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Marco Bortolami, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero.
In panchina: 16 Tommaso D'Apice, 17 Lorenzo Cittadini, 18 Joshua Furno, 19 Simone Favaro, 20 Manoa Vosawai, 21 Tobias Botes, 22 Giulio Toniolatti.
15 Stuart Hogg (Glasgow Warriors) 3 caps, 1 try, 5 points
14 Max Evans (Castres) 27 caps, 3 tries, 15 points
13 Nick De Luca (Edinburgh Rugby) 32 caps, 1 try, 5 points
12 Graeme Morrison (Glasgow Warriors) 34 caps, 3 tries, 15 points
11 Sean Lamont (Scarlets) 64 caps, 8 tries, 40 points
10 Greig Laidlaw (Edinburgh Rugby) 6 caps, 1 try, 2 conversions, 6 penalties, 27 points
9 Mike Blair (Edinburgh Rugby), 79 caps, 7 tries, 35 points
1 Allan Jacobsen (Edinburgh Rugby) 64 caps
2 Ross Ford (Edinburgh Rugby) 57 caps, 2 tries, 10 points CAPTAIN3 Geoff Cross (Edinburgh Rugby) 12 caps
4 Richie Gray (Glasgow Warriors) 20 caps, 1 try, 5 points
5 Jim Hamilton (Gloucester) 38 caps, 1 try, 5 points
6 John Barclay (Glasgow Warriors) 36 caps, 2 tries, 10 points
7 Ross Rennie (Edinburgh Rugby) 15 caps
8 David Denton (Edinburgh Rugby) 5 caps
In panchina16 Scott Lawson (Gloucester) 32 caps, 2 tries, 10 points
17 Euan Murray (Newcastle Falcons) 43 caps, 2 tries, 10 points
18 Alastair Kellock (Glasgow Warriors) 40 caps, 1 try, 5 points
19 Richie Vernon (Sale Sharks) 17 caps
20 Chris Cusiter (Glasgow Warriors) 59 caps, 3 tries, 15 points
21 Ruaridh Jackson (Glasgow Warriors) 12 caps, 2 conversions, 2 penalties, 2 drop-goals, 16 points
22 Jack Cuthbert (Bath Rugby) 1 cap
Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giambattista Venditti, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Gonzalo Canale, 11 Mirco Bergamasco, 10 Kristopher Burton, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse, 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Marco Bortolami, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero.
In panchina: 16 Tommaso D'Apice, 17 Lorenzo Cittadini, 18 Joshua Furno, 19 Simone Favaro, 20 Manoa Vosawai, 21 Tobias Botes, 22 Giulio Toniolatti.
15 Stuart Hogg (Glasgow Warriors) 3 caps, 1 try, 5 points
14 Max Evans (Castres) 27 caps, 3 tries, 15 points
13 Nick De Luca (Edinburgh Rugby) 32 caps, 1 try, 5 points
12 Graeme Morrison (Glasgow Warriors) 34 caps, 3 tries, 15 points
11 Sean Lamont (Scarlets) 64 caps, 8 tries, 40 points
10 Greig Laidlaw (Edinburgh Rugby) 6 caps, 1 try, 2 conversions, 6 penalties, 27 points
9 Mike Blair (Edinburgh Rugby), 79 caps, 7 tries, 35 points
1 Allan Jacobsen (Edinburgh Rugby) 64 caps
2 Ross Ford (Edinburgh Rugby) 57 caps, 2 tries, 10 points CAPTAIN3 Geoff Cross (Edinburgh Rugby) 12 caps
4 Richie Gray (Glasgow Warriors) 20 caps, 1 try, 5 points
5 Jim Hamilton (Gloucester) 38 caps, 1 try, 5 points
6 John Barclay (Glasgow Warriors) 36 caps, 2 tries, 10 points
7 Ross Rennie (Edinburgh Rugby) 15 caps
8 David Denton (Edinburgh Rugby) 5 caps
In panchina16 Scott Lawson (Gloucester) 32 caps, 2 tries, 10 points
17 Euan Murray (Newcastle Falcons) 43 caps, 2 tries, 10 points
18 Alastair Kellock (Glasgow Warriors) 40 caps, 1 try, 5 points
19 Richie Vernon (Sale Sharks) 17 caps
20 Chris Cusiter (Glasgow Warriors) 59 caps, 3 tries, 15 points
21 Ruaridh Jackson (Glasgow Warriors) 12 caps, 2 conversions, 2 penalties, 2 drop-goals, 16 points
22 Jack Cuthbert (Bath Rugby) 1 cap
giovedì 8 marzo 2012
L'Italia anti Galles
Ufficializzata dal C.T. Brunel la formazione che sabato prossimo alle ore 14:30 (15:30 italiane - diretta TV su Sky Sport e differita su LA7 alle 17:55) affronterà la proibitiva trasferta al Millennium Stadium di Cardiff contro la nazionale gallese.
Ben sette i cambi rispetto all'ultima partita giocata in terra d'Irlanda, dettati più dagli infortuni che da reali esigenze tecniche. Forse anche il fatto di disputare l'ultima partita del torneo, a Roma contro la Scozia, giocandosi il tutto per tutto in fatto di vittorie e cucchiaio di legno, ha suggerito a Brunel di risparmiare qualcuno. Tra i trequarti non partiranno dall'inizio Benvenuti, sostituito da Canale e Venditti che lascia il posto a Mirko Bergamasco. In mediana, dal primo minuto, Semenzato, che rileva Gori, e che giocherà in coppia con Burton all'apertura. In terza linea debutto assoluto di Simone Favero al posto di Barbieri. In seconda ritorna Van Zyl, alla sua seconda apparizione in questo 6 Nazioni, in coppia con Geldenhuys, mentre nel trittico della prima linea rientra Lo Cicero che rileva Rizzo.
Italia
15 Andrea Masi, 14 Luke McLean, 13 Gonzalo Canale, 12 Alberto Sgarbi, 11 Mirco Bergamasco, 10 Kris Burton, 9 Fabio Semenzato, 8 Sergio Parisse (c), 7 Simone Favaro, 6 Alessandro Zanni, 5 Cornelius Van Zyl, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero.
In panchina: 16 Tommaso D'Apice, 17 Fabio Staibano, 18 Marco Bortolami, 19 Robert Barbieri, 20 Tobias Botes, 21 Tommaso Benvenuti, 22 Giulio Toniolatti.
Ben sette i cambi rispetto all'ultima partita giocata in terra d'Irlanda, dettati più dagli infortuni che da reali esigenze tecniche. Forse anche il fatto di disputare l'ultima partita del torneo, a Roma contro la Scozia, giocandosi il tutto per tutto in fatto di vittorie e cucchiaio di legno, ha suggerito a Brunel di risparmiare qualcuno. Tra i trequarti non partiranno dall'inizio Benvenuti, sostituito da Canale e Venditti che lascia il posto a Mirko Bergamasco. In mediana, dal primo minuto, Semenzato, che rileva Gori, e che giocherà in coppia con Burton all'apertura. In terza linea debutto assoluto di Simone Favero al posto di Barbieri. In seconda ritorna Van Zyl, alla sua seconda apparizione in questo 6 Nazioni, in coppia con Geldenhuys, mentre nel trittico della prima linea rientra Lo Cicero che rileva Rizzo.
Italia
15 Andrea Masi, 14 Luke McLean, 13 Gonzalo Canale, 12 Alberto Sgarbi, 11 Mirco Bergamasco, 10 Kris Burton, 9 Fabio Semenzato, 8 Sergio Parisse (c), 7 Simone Favaro, 6 Alessandro Zanni, 5 Cornelius Van Zyl, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Lorenzo Cittadini, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Andrea Lo Cicero.
In panchina: 16 Tommaso D'Apice, 17 Fabio Staibano, 18 Marco Bortolami, 19 Robert Barbieri, 20 Tobias Botes, 21 Tommaso Benvenuti, 22 Giulio Toniolatti.
martedì 6 marzo 2012
La difesa
Pur avendo un attacco discreto, nel Rabodirect Pro 12 il Benetton Treviso ha la seconda peggior difesa, migliore solo di quella dell'Edimburgo. Persino gli Aironi hanno subìto, sino ad oggi, quattro punti e due mete in meno. La filosofia del "primo non prenderle" è, però, sempre valida; se non si possiede una difesa tosta si vanificano l'attacco, l'avanzamento ed il possesso. E la Nazionale italiana soffre degli stessi mali del Benetton: prende troppi punti. E, come il Benetton, è vittima dei propri "buchi" che sovente permettono all'avversario di turno penetrazioni profonde e quasi sempre letali. Ed il motivo di questa simbiosi tra Treviso e l'Italia è presto detto: quali sono i giocatori di Treviso che, in Nazionale, occupano posti tra i tre quarti? Eccoli: Botes, Semenzato, Gori, Burton, McLean, Sgarbi, Benvenuti. Stessi giocatori, stesso difetto. E quali sono le origini di tutto questo? Considerando che nemmeno Masi e gli altri nazionali - non Benetton - della linea arretrata sono dei fulmini di guerra in difesa (e nemmeno in attacco!), ci sarebbe da dedurre che la colpa più evidente di tutto ciò è un'insufficiente preparazione tecnica di base che, unita alla mediocre qualità individuale, determina le raffiche di punti subiti ed a subire. Difficile pensare che prima Green e poi Smith nel Benetton e Berbizier, poi Mallet ed infine Brunel (per quel poco che si è già visto) nell'Italia, non siano stati in grado d'impostare una difesa all'altezza delle situazioni. Nelle prime tre giornate dell'attuale 6 Nazioni, l'Italia ha incassato, da Francia, Inghilterra e Irlanda, ben 91 punti, ed è già ultima in questa particolare classifica con 28 punti in più della penultima, la Scozia, che ne ha incassati 63.
L'approccio al placcaggio dei nostri atleti è generalmente titubante, quel poco che basta a non riuscire a rovesciare l'avversario, bensì ad essere rovesciati. Inoltre, molte volte, il placcaggio che andrebbe effettuato alle gambe è invece praticato alle spalle/tronco o viceversa. Non c'è molta attenzione alle ripartenze avversarie, che ci trovano sovente spiazzati, ed il vizietto di inseguire l'uomo con la palla in mano anzichè controllare il diretto antagonista è di prammatica. Brutte abitudini, che non sono state evidenziate e corrette quando era l'ora di farlo; quando questa gente giocava negli under 8/12/14. Ora è troppo tardi e comunque le eventuali correzioni avrebbero un successo limitato. Si sa che un bambino apprende meglio e più in fretta di un adulto e che quest'ultimo tende a cristallizzarsi proprio su quanto appreso in gioventù, vanificando la proposizione di cambiamenti. Nei paesi anglosassoni i ragazzini tutti, indistintamente, imparano a "centrare" i pali (o comunque a tirare il pallone tra due birilli) già dagli otto anni e con la crescita si selezionano i più dotati in ciò; in quei posti finora da me frequentati in Italia, questa abitudine non c'è! Ecco, in parte, spiegato l'annoso problema del perchè non possediamo, anche, un realizzatore degno di questo nome: non c'è programmazione e quindi ogni educatore si comporta come meglio crede, aumentando la confusione che si crea mischiando cose valide ad altre addirittura deleterie.
La Federazione è immobile, da anni chiedendosi cosa fare senza riuscire a risolvere alcun problema. Continuiamo a farci del male: è nel nostro DNA. Come nel nostro DNA è presente quella rassegnazione che ci impedisce di cacciare via a calci nel sedere quegli omuncoli incompetenti e senza dignità che (in)governano il rugby italiano.
Franco
L'approccio al placcaggio dei nostri atleti è generalmente titubante, quel poco che basta a non riuscire a rovesciare l'avversario, bensì ad essere rovesciati. Inoltre, molte volte, il placcaggio che andrebbe effettuato alle gambe è invece praticato alle spalle/tronco o viceversa. Non c'è molta attenzione alle ripartenze avversarie, che ci trovano sovente spiazzati, ed il vizietto di inseguire l'uomo con la palla in mano anzichè controllare il diretto antagonista è di prammatica. Brutte abitudini, che non sono state evidenziate e corrette quando era l'ora di farlo; quando questa gente giocava negli under 8/12/14. Ora è troppo tardi e comunque le eventuali correzioni avrebbero un successo limitato. Si sa che un bambino apprende meglio e più in fretta di un adulto e che quest'ultimo tende a cristallizzarsi proprio su quanto appreso in gioventù, vanificando la proposizione di cambiamenti. Nei paesi anglosassoni i ragazzini tutti, indistintamente, imparano a "centrare" i pali (o comunque a tirare il pallone tra due birilli) già dagli otto anni e con la crescita si selezionano i più dotati in ciò; in quei posti finora da me frequentati in Italia, questa abitudine non c'è! Ecco, in parte, spiegato l'annoso problema del perchè non possediamo, anche, un realizzatore degno di questo nome: non c'è programmazione e quindi ogni educatore si comporta come meglio crede, aumentando la confusione che si crea mischiando cose valide ad altre addirittura deleterie.
La Federazione è immobile, da anni chiedendosi cosa fare senza riuscire a risolvere alcun problema. Continuiamo a farci del male: è nel nostro DNA. Come nel nostro DNA è presente quella rassegnazione che ci impedisce di cacciare via a calci nel sedere quegli omuncoli incompetenti e senza dignità che (in)governano il rugby italiano.
Franco
lunedì 5 marzo 2012
Francia 17, Irlanda 17
Domenica 4 Marzo 2012
Stade de France
Francia 17 (m= Fofana; p= Parra 4)
Irlanda 17 (m= Bowe 2; t= Sexton 2; p= Sexton)
Primo tempo= 6-17
Arbitro: D Pearson (Inghilterra)
Classifica aggiornata e completa
6 Galles
5 Francia
4 Inghilterra
3 Irlanda
0 Scozia
0 Italia
Stade de France
Francia 17 (m= Fofana; p= Parra 4)
Irlanda 17 (m= Bowe 2; t= Sexton 2; p= Sexton)
Primo tempo= 6-17
Arbitro: D Pearson (Inghilterra)
Classifica aggiornata e completa
6 Galles
5 Francia
4 Inghilterra
3 Irlanda
0 Scozia
0 Italia
domenica 4 marzo 2012
Oggi si recupera Francia-Irlanda
Allo Stade de France...
Francia
15 C Poitrenaud
14 V Clerc
13 A Rougerie
12 W Fofana
11 J Malzieu
10 F Trinh-Duc
9 M Parra
1 J-B Poux
2 D Szarzewski
3 N Mas
4 P Pape
5 Y Maestri
6 T Dusautoir (capitano)
7 Julien Bonnaire
8 I Harinordoquy
Riserve: 16 W Servat, 17 V Debaty, 18 L Nallet, 19 L Picamoles, 20 J Dupuy, 21 L Beauxis, 22 M Mermoz
Irlanda
15 Rob Kearney
14 Tommy Bowe
13 Keith Earls
12 Gordon D'Arcy
11 Andrew Trimble
10 Jonathan Sexton
9 Conor Murray
1 Cian Healy
2 Rory Best
3 Mike Ross
4 Donncha O'Callaghan
5 Paul O'Connell (capitano)
6 Stephen Ferris
7 Sean O'Brien
8 Jamie Heaslip
Riserve: 16 Sean Cronin, 17 Tom Court, 18 Donnacha Ryan, 19 Peter O'Mahony, 20 Eoin Reddan, 21 Ronan O'Gara, 22 Fergus McFadden
In una partita del genere è sempre difficile esprimere la propria preferenza. Alla fine il mio cuore andrà con gli irlandesi.
Entrambe le compagini debbono vincere: la Francia per mantenere il passo del Galles, l'Irlanda per covare ancora sogni di gloria nonostante la beffa interna proprio con il XV di Gatland...
Ieri a Rovigo nel recupero Sei Nazioni Under 20...
Italia 7, Inghilterra 42
Francia
15 C Poitrenaud
14 V Clerc
13 A Rougerie
12 W Fofana
11 J Malzieu
10 F Trinh-Duc
9 M Parra
1 J-B Poux
2 D Szarzewski
3 N Mas
4 P Pape
5 Y Maestri
6 T Dusautoir (capitano)
7 Julien Bonnaire
8 I Harinordoquy
Riserve: 16 W Servat, 17 V Debaty, 18 L Nallet, 19 L Picamoles, 20 J Dupuy, 21 L Beauxis, 22 M Mermoz
Irlanda
15 Rob Kearney
14 Tommy Bowe
13 Keith Earls
12 Gordon D'Arcy
11 Andrew Trimble
10 Jonathan Sexton
9 Conor Murray
1 Cian Healy
2 Rory Best
3 Mike Ross
4 Donncha O'Callaghan
5 Paul O'Connell (capitano)
6 Stephen Ferris
7 Sean O'Brien
8 Jamie Heaslip
Riserve: 16 Sean Cronin, 17 Tom Court, 18 Donnacha Ryan, 19 Peter O'Mahony, 20 Eoin Reddan, 21 Ronan O'Gara, 22 Fergus McFadden
In una partita del genere è sempre difficile esprimere la propria preferenza. Alla fine il mio cuore andrà con gli irlandesi.
Entrambe le compagini debbono vincere: la Francia per mantenere il passo del Galles, l'Irlanda per covare ancora sogni di gloria nonostante la beffa interna proprio con il XV di Gatland...
Ieri a Rovigo nel recupero Sei Nazioni Under 20...
Italia 7, Inghilterra 42
sabato 3 marzo 2012
Sei Nazioni Under 20
Ecco la classifica dopo tre turni disputati:
6 Irlanda
4 (2) Inghilterra
4 Francia
2 Galles
0 (2) Italia
0 Scozia
Oggi al Battaglini di Rovigo si recupera Italia-Inghilterra.
6 Irlanda
4 (2) Inghilterra
4 Francia
2 Galles
0 (2) Italia
0 Scozia
Oggi al Battaglini di Rovigo si recupera Italia-Inghilterra.
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