martedì 29 novembre 2011

Tra FIR e Treviso riaperto il dialogo

Il rinvio a gennaio del "verdetto" sul ricorso di Treviso relativo alle norme sugli stranieri e, qualche giorno prima, un incontro definito "conciliante" dalle parti per lo stesso motivo, sembrano aver buttato un po' d'acqua sul fuoco delle polemiche sorte dall'improvvisa imposizione della FIR, appunto, sul numero degli stranieri ridotto da 5 a 3 a partire dal campionato 2012/2013. Treviso, quindi, comincia a veder dissipare un po' di nebbia su questo fronte, anche perchè, per il rugby italiano, sarebbe un suicidio pensare di spodestare la franchigia veneta e tutte le risorse annesse e connesse, anche perchè gli Aironi devono ancora ingranare nell'ambito del torneo "celtico".
Treviso potrebbe essere agevolata anche dalla probabile chiamata in azzurro, da parte di Brunel, dell'eleggibile Botes, che aprirebbe un posto in squadra ad un altro straniero. Di questa norma (uno è straniero se gioca nel proprio club, ma se è eleggibile per la Nazionale, allora diventa italiano!), che definire abominevole è un complimento, meglio soprassedere.
Kirwan alla guida dell'Inghilterra? Dopo che il suo nome era stato fatto dalla cordata che si è creata per intervenire se ci fosse rottura tra Treviso e FIR, per destinarlo al ruolo di Head Coach del nuovo corso, tutto ciò è decaduto dal momento che il buon John è in lizza per sostituire Johnson nell'Inghilterra. Motivo? Per arrivare, un domani, ad allenare gli All Blacks, le norme neozelandesi prevedono la guida di una "grande" europea o cinque anni da coach in Patria. L'occasione, per John Kirwan e la sua futura carriera, sarebbe allettante.
Franco

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