lunedì 10 ottobre 2011

La prima volta di Galles e Francia

Red Dragons e Bleus non si sono mai incontrati precedentemente al Mondiale

"Mai al Mondiale" è proprio il caso di scrivere per Galles e Francia.
Per la prima volta quindi sabato prossimo, 15 ottobre, gallesi e francesi si troveranno sul campo di gioco in una gara valida per la Rugby World Cup.
Mentre per i francesi, ad eccezione dell'edizione targata 1991, giungere tra le prime quattro squadre del Mondiale è regola, per i gallesi ciò è avvenuto solamente nell'edizione inaugurale di ventiquattro anni fa.
E' perciò appropriato desumere che la terra neozelandese porta decisamente bene ai rossi gallesi che in quel torneo 1987 giunsero terzi per poi rivedere il palcoscenico dei play-off, fermandosi subito ai quarti di finale, nel 1999 e nel 2003 peraltro con due partecipazioni modeste anche se agguerrite.

Difficile pronosticare un favorito in questa prima semifinale: i gallesi hanno estromesso più facilmente del previsto un'Irlanda apparsa stanca e prevedibile mentre i transalpini hanno dominato per trequarti di gara un'Inghilterra abulica e sconclusionata per poi subire gli ultimi 20' il gioco albionico a cui si è unita un'improvvisa e preoccupante stanchezza dei Bleus medesimi.

La seconda semifinale vedrà invece opposte le due nazionali d'Oceania che, lo ricordo, un sistema di accoppiamenti abbastanza azzardato degli organizzatori sperava di fare giungere in finale: peccato però che l'Irlanda ci abbia messo lo zampino.
I precedenti al Mondiale tra Wallabies e All Blacks parlano chiaramente in favore degli australiani per due vittorie a zero. La prima partita si svolse in semifinale al Mondiale del 1991 quando a Lansdowne Road i futuri campioni del mondo superarono per 16 a 6 gli allora campioni del mondo in carica. Una meta australiana grazie a un passaggio di David Campese dietro la schiena spense le velleità neozelandesi, un gruppo kiwi travolto già prima dell'inizio della manifestazione dall'odio personale tra i due co-coach, Alex Wyllie e il velenoso John Hart. Le due squadre tornarono ad affrontarsi nella semifinale dell'edizione 2003, in terra australiana, e la vittoria nuovamente arrise ai Wallabies con lo score di 22 a 10. Ricordiamo tutti la meta d'intercetto che segnò il pur rozzo Stirling Mortlock che fu abilissimo nell'agguantare uno sconsiderato passaggio del sempre erratico Carlos Spencer e volare in meta in mezzo ai pali con una corsa di ottanta metri, segnatura che spezzò le reni ai neozelandesi sebbene la partita fosse iniziata da non molto.

Oggidì è inutile nascondere che i padroni di casa sono stra-favoriti per vincere questa partita anche se il coach nezelandese degli australiani, Robbie Deans, ha un conto aperto da saldare con la NZRFU e con il suo connazionale ed avversario Graham Henry.

Giampaolo

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