domenica 23 ottobre 2011

RWC 2011

E' andata a finire come tutti aspettavano: Molto probabilmente, il punteggio finale non ha soddisfatto gli esteti, che, a ragione, avrebbero voluto la Francia soccombere più decisamente e con enormi sofferenze. Il gioco ha voluto che le aperture fossero inutilizzabili, già dal primo tempo, per entrambe le dquadre. E di questo è stata avvantaggiata la Francia, che ha messo in campo un fior di giocatore  (Trinh-Duc, si scrive cosi?), rispetto ad una quarta scelta neozelandese, Donald. Ad un certo momento, gli All Blaks, si sono ritrovati ad inseguire, a stringere i denti, a difendere quella linea che nemmeno nel Piave... I francesi, come al solito, hanno peccato di presunzione: una più massiccia raccolta dell'ovale, senza falli, avendo di fronte avversari  non particolaemente ispirati, sarebbe stata letale per i Neozelandesi. Ed invece giù, a guerreggiare, senza cognizione. Il rischio corso è stato veramente notevole. Lo sgomento dei galletti si unisce al coro dei  beniamini d'oltralpe, decisi a raddrizzare la partita secondo il proprio volere, non contando l'avversario che avevano davanti. "Chi vuol esser lieto sia, nel doman non v'è certezza". Questo oggi inneggiano i neozelandesi, vittoriosi sulla boria e su una tattica che, pur sempre valida, non ha dato alla Francia la grinta necessaria per essere, comunque, uno sparring-partner credibile: risultato a parte.

Franco

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