L'Australia è partita, da subito, con l'handicap: il calcio d'avvio di Quade Cooper infatti è finito direttamente fuori. Ed è subito stato un assedio portato dagli All Blacks verso un'Australia apparsa un po' "graffiata" dall'incidente iniziale. La pressione dei Tuttineri è stata breve e violenta ed ha portato, al 6° minuto, alla meta di Ma'a Nonu.
Cooper ha continuato per tutto il primo tempo a fare errori a ripetizione. Poi, solo calci e drop per stabilire, alla fine, l'altra finalista che giocherà con l'inguardabile Francia.
L'Australia ha patito più di quanto non dica il punteggio. In mischia chiusa, soprattutto nel secondo tempo, ha sofferto le pene dell'inferno per contenere quella dei Tuttineri fisicamente più prestanti. Poco spazio allo spettacolo e molta sostanza, cinicamente perseguita per mettere al sicuro il risultato cercando di contenere fatica ed infortuni. Il furetto australiano O'Connor, Genia e Ioane i migliori tra gli Aussie, gli unici a portare pericoli reali (vedi la "quasi meta" di Ioane che avrebbe potuto riaprire la partita), mentra tra i neozelandesi da segnalare il solito McCaw, oltre a Israel Dagg e a Conrad Smith.
Ottimo l'arbitro sudafricano Craig Joubert. Non ha permesso i soliti giochini in mischia ai neozelandesi (ad esempio rotolare via un pochino dopo il placcaggio, ma dando sempre fastidio all'avversario) ed ha diretto con l'arma del buon senso. Diversamente dal suo collega che aveva diretto Galles-Francia, che ha invece permesso che i francesi dessero molto fastidio ai gallesi nel "rotolamento non rotolamento" dopo il placcaggio.
Arrivederci alla "finalina", dato che la finale vera e propria è stata vinta dalla Nuova Zelanda sull'Australia per 20 - 6.
Franco
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